mercoledì 29 settembre 2010

COMO - NON LASCIAMO MORIRE CHANEL SOLA IN STRADA!



Copio e incollo questo appello, con la speranza che Chanel trovi presto una famiglia:



COMO - NON LASCIAMO MORIRE CHANEL SOLA IN STRADA!

URGENTE: CON PREGHIERA DI MASSIMA DIFFUSIONE!

COMO
Appello per SUPER ADOZIONE DEL CUORE:
Non posso credere che non ci sia nessuno disposto ad ospitare questa povera micia per il tempo che le rimane da vivere.

Si chiama Chanel. Ha circa sei anni, tantissimi per un gatto di strada, figurarsi poi se è malato di FIV (e ha sempre mangiato cibo scadentissimo).

Ha partorito un’infinità di cuccioli, tutti morti.
I gatti nati in strada in genere sono selvatici, questa no. Questa è affettuosissima, se la prendi in braccio si attacca con le zampine per non lasciarti. Quando le portiamo il cibo e andiamo via, ci segue per la strada e piange, poi rimane lì in mezzo alla strada disorientata.

Mi si stringe il cuore.
Ripeto, non credo che abbia ancora tanto da vivere. Non chiede niente, un posto caldo e dei croccantini di qualità e una carezza. Fa fatica a mangiare perché la lingua ha piaghe cronicizzate, però i croccantini piccolini (tipo cuccioli) li manda giù. E’ magrissima e respira molto male già adesso, immagino in inverno! Non facciamola morire da sola al freddo!

Contribuiremo alle future eventuali spese veterinarie.

E' già sterilizzata. Si trova in provincia di Como ma è adottabile in tutto il nord centro italia.

Silvia 380-3429411

venerdì 10 settembre 2010

BUON COMPLEANNO, PUCCINO! e miscellanea di novità (pediatra, gravidanza, ecc.)



Ciao a tutti! Sarò breve e concisa, come vi ho abituato negli ultimi mesi.



Il 12 settembre il puccino compie un anno! Il tempo è volato e mi sembra ieri che vi annunciavo la sua nascita sul blog...
Comincia a camminare da solo e ogni cosa nuova che impara a fare (aprire il rubinetto, spazzolare Pucci, mettere un tappo, dare i bacini, indicare col dito) è un'emozione grandissima.
Il piedino è stato ben curato al Buzzi ed è ora funzionalmente perfetto. Il puccino indossa ancora l'orrido tutore 12 ore al giorno e lo dovrà portare di notte fino ai 4 anni. Per fortuna sembra tollerarlo bene e sappiamo che è necessario per evitare recidive e di conseguenza terapie e operazioni. Ringrazio il Cielo di aver trovato presto il Buzzi e il dottor Monforte. Sul forum Piede torto possibili terapie leggo tutti i giorni delle terribili esperienze vissute in altri ospedali dove non si applica il metodo Ponseti (5-6 mesi di gessi, operazioni invasive, recidive, nuove operazioni e così via fino ai 12 anni, senza risolvere mai completamente il problema) e so che il puccino avrebbe subito qualcosa di simile, se fosse rimasto in cura al Pini.
Per ora i piedi sono pressoché identici, anche se probabilmente quando sarà più grande avrà un polpaccio un po' più piccolo e si vedrà qualche differenza nella caviglia e nella lunghezza del piede. Comunque il problema sarà solo "estetico" e non ci saranno altre conseguenze, e questo è l'importante.

Un'altra buona notizia: non ci speravo più, ormai, e invece abbiamo trovato proprio la pediatra giusta.
Ecco in breve quello che è successo: di fianco a casa apre lo studio una nuova pediatra di base e un'amica me la consiglia; io non nutro grandi speranze, ma penso che è proprio di fianco a casa e almeno non mi faccio più diversi chilometri per farmi trattare da deficiente o peggio da infanticida, così faccio il cambio all'ASL; porto il cicciobotolo alla prima visita e... va tutto bene!!!
Ancora non ci credo. La dottoressa è omeopata, naturopata, specializzata in nutrizione biologica (che non so cosa significa ma mi suona bene), e per lei il puccino sta una meraviglia, ha un'alimentazione adeguata e non rischia carenze. Incredibile ma vero, MI HA ASCOLTATA. Ha voluto sapere cosa mangiava, ha letto i menù e non ha trovato nulla da eccepire. E al contrario dei colleghi, NON GLI HA PRESCRITTO NULLA DI NULLA! Niente esami del sangue, gocce, pomate o creme!
Ovviamente sono al settimo cielo.

A badare al cicciotiranno non ho avuto molto tempo per pensare al puccinimini in arrivo. Comunque dalla morfologica sappiamo per certo che è un altro maschietto e sembrerebbe avere i piedini a posto. La data presunta del parto è il 20 dicembre, ma non abbiamo ancora fissato l'appuntamento per il cesareo. La dottoressa mi ha detto che se voglio si può tentare il parto naturale, ma deve filare tutto perfettamente liscio, altrimenti è un nuovo cesareo. Ci ho pensato per un po', ma sono rimasta così traumatizzata dall'eterno travaglio del puccino (più di 16 dolorosissime ore, prima del "taglio" d'emergenza) che al solo pensiero di rivivere anche un briciolo della passata esperienza mi sono venuti gli incubi, crisi di pianto e stavo per cadere in depressione, per cui ho deciso per un nuovo cesareo. Oltretutto le probabilità che non si ricorresse in ogni caso all'operazione, a distanza così ravvicinata, erano basse. Immagino che molte tra voi non condivideranno la mia scelta, ma in depressione post-parto arrecherei certo più danni alla salute dei puccini, quindi non provate a farmi cambiare idea, perché tanto sono irremovibile!
Photobucket
Cambiando argomento, vi do un'altra buona notizia. Come sapete io sono una delle tante precarie della scuola e avrete visto che quest'anno per noi la situazione è più tragica del solito. Ebbene, io invece ho ottenuto una cattedra completa fino al 31 agosto!!!
kitty-21-52.gif Miracolo!!! Chi lavora nella scuola capisce bene che fortuna ho avuto.
Sono già in maternità, dato che accusavo appunto qualche problemino per la distanza ravvicinata con la gravidanza precedente, conclusasi per di più col cesareo. Niente più biciclettate e arrampicate sugli alberi, insomma. Soprattutto i primi mesi ero stanchissima e in preda a fitte e contrazioni. Ora sto un po' meglio, ma mi devo riguardare. Il problema è che col cicciotiranno è difficile riposarsi, poi stiamo facendo le grandi manovre in casa per far spazio al nuovo membro della famiglia e ci apprestiamo anche a rifare il bagno. Capirete che sono più attiva che mai e ho pochissimo tempo per me.

Ora vi lascio perché il puccino mi reclama e l'ho trascurato anche troppo.

A presto (spero).