mercoledì 23 dicembre 2009

IDEA REGALO: KIT PER IL BUCATO ECOLOGICO

Ciaoooo!
E' un po' che vi voglio parlare delle noci detergenti: sono i frutti del sapindus mukorossi, una pianta che cresce in India e Nepal; le noci contengono saponina e possono essere utilizzate come detergente naturale e biodegradabile per il bucato (30°-90°). Si rompono alcune noci, le si mette nel sacchettino di cotone in dotazione alle confezioni e si lascia in mezzo al bucato. Sotto i 30° le noci sono inattive e questo permette un efficace risciacquo. Le noci si riutilizzano 2-3 volte (sono quindi anche economiche) e poi si buttano nell'umido. Per bucati molto sporchi si può aggiungere uno sbiancante-igienizzante ecologico.

Dato che le noci sono inodori si può profumare il bucato con olii essenziali, come quello di Tea tree o di lavanda. Attenzione: se li si usa per il lavaggio, la biancheria rimane inodore. Secondo me è meglio usarli per profumare i cassetti o il cesto dei panni. Tra parentesi il Tea tree oil ha potere igienizzante e antibatterico, quindi è perfetto per il bidone dei pannolini lavabili, che smetteranno di impestare la casa col loro invadente olezzo.bird-04.gif

Io uso le noci proprio per il bucato dei pannolini, che lavo insieme ai vestitini del bambino e alla nostra biancheria. Aggiungo lo sbiancante Ecor, un po' di bicarbonato e l'aceto al posto dell'ammorbidente. Il risultato è perfetto.

Da qui un'originale e utile idea regalo: un kit per il bucato ecologico. Prendete un cesto equosolidale e metteteci una confezione di noci (perfette quelle di Altromercato, confezionate in un sacchetto di cotone fabbricato dalle stesse donne che le coltivano nel sud dell'India), una di sbiancante-igienizzante ecologico, una boccetta di Tea tree oil o di olio essenziale di lavanda. Su un cartoncino potete spiegare il regalo, aggiungendo istruzioni e consigli per un bucato ecologico e rispettoso dei diritti.

Ah, quasi dimenticavo, buon Natale a tutti! haiku-icons-xmas2-17.gif

venerdì 18 dicembre 2009

"UOVA" DI TOFU

PhotobucketCiaooo! Scusate se mi faccio viva molto poco in questo periodo, ma oltre all'impegno del cicciobotolo ho anche ripreso col lavoro. Approfitto del sonnellino del cicciopisolo per aggiornarvi: il frugoletto sta bene, a parte un fastidioso raffreddore che gli tappa il nasino e gli rende difficile ingozzarsi come di consueto e dormire tranquillamente. Stanotte, per questo motivo, ha dormito "solo" otto ore e mezzo, e non le solite dieci-dodici! Ebbene sì, avete capito bene, il cicciofragolo è il sogno di ogni madre e una vera benedizione per una dormigliona come me. Se si sveglia presto, di solito non si mette a strillare, ma si ciuccia le manine e dialoga garbatamente con l'orsetto paracadutista della giostrina, senza reclamare la presenza della mamma, che può così continuare a poltrire fino a tardi o fare i mestieri.
Quando ha vera necessità mi chiama, si fa cambiare, mangia e... spesso torna a dormire!!! E non manca di farsi anche il suo bel pisolino pomeridiano.

Per il piedino torto deve indossare 23 ore al giorno un tutore che sembra uscito da un film di Tim Burton: due sandalini vagamente inquietanti, uniti da una pesante barra di metallo. Per fortuna ci è stato prescritto un nuovo modello che permette al bambino di sgambettare un po', per cui non sembra risentirne troppo. Certo ne risentiamo noi, nello scarrozzarci in braccio il pupo, ormai di sette chili, più il tutore, e ad impazzire nel trovare dei vestiti adatti. Già il cicciobotolo è veramente grosso per la sua età e ha la taglia dai sei mesi in su, poi ci sono i pannolini lavabili che lo incicciscono ulteriormente, aggiungeteci le scarpette e la barra per cui servirebbero pantaloni senza piedi, con i bottoni, ma un po' elastici. Se posso lo ficco nel sacco nanna e via, ma se devo metterlo in macchina non è possibile, perché bisogna allacciargli le cinture. Insomma, è un bel casino.

Poi vi dicevo che ho ripreso col lavoro, per cui non ho molto tempo per scrivere sul blog, per sperimentare piatti nuovi e nemmeno per fare la spesa e riempire il frigo, ormai perennemente vuoto. Mi rimangono solo un paio di ricette arretrate da postare e poi mi sa che dovrò mettervi a dieta...

Oggi vi propongo come antipasto un piccolo divertimento per gli occhi, senza pretese di veri effetti mimetici a livello organolettico:


"UOVA SODE" DI TOFU

Ingredienti per sei mezze uova:

un panetto di tofu fresco (250 g);
una patata;
pomodoro concentrato;
sale.

Strumenti:
frullatore;
vaporiera o occorrente per cuocere a vapore;
stampini per ovetti di cioccolato; in alternativa un ragazzino ciccia-e-brufoli (vedi oltre).

Per la composizione avete bisogno degli stampini per ovetti di cioccolato. Se non ne avete fate così:
informatevi se nel vicinato abita un ragazzino ciccia-e-brufoli;
posizionatevi vestiti di tutto punto alla finestra e attendete che esca di casa non accompagnato (può essere necessario aspettare diverse ore, per cui consiglio di trovare una posizione comoda);
seguitelo fino al bar dove si reca abitualmente a far merenda;
mettetevi dietro di lui al bancone;
fingete di essere interessati all'ultimo Kinder Merendero ("perché non prendi quella baretta ai cereali?", ecc ecc); il viziato sarà portato inevitabilmente a comprarlo; simulate un enorme dispiacere e ordinate un caffé; nel frattempo tenete d'occhio il marmocchio;
attendete che finisca di consumare l'agglomerato di grassi e additivi e che se ne vada; correte a recuperare l'involucro;
ripetete l'operazione fino ad ottenere il numero di gusci necessario.

Ora potete preparare le uova di tofu:

Tuorlo: Cuocete a vapore la patata. Sbucciate e schiacciate con la forchetta. Unite pomodoro concentrato fino ad ottenere la tonalità adatta. Salate.

Albume: frullate il tofu.

Composizione dell'uovo di tofu: riempite gli stampini di tofu frullato e pressate; schiacciate la superficie con un oggetto circolare (ad esempio il tappo di una bottiglia) per fare posto al "tuorlo"; fate un pallina con la patata e schiacciatela nella buchetta scavata nel tofu fino a riempirla; mettete il tutto in frigo per qualche ora; sgusciate delicatamente e servite.

A presto.

domenica 13 dicembre 2009

VEGDOG

Più facile di così lo dovete comprare pronto!  Tagliate in quattro un rettangolo di pasta per la pizza e avvolgete in ciascuno un wurstel vegetale, crauti, ketchup, maionese di riso e senape. Infornate e divorate.
Ogni tanto qualche vizio ce lo vorremo pur concedere, o no?

domenica 6 dicembre 2009

ZUPPA DI MELE AL CIOCCOLATO

Ciaooo! Vi propongo una ricetta semplice e rapida. E come potrebbe essere altrimenti, col poco tempo che il cicciotrottolo mi lascia per la cucina?

Sarò telegrafica:

WPE0071C01.gif tagliate a tocchetti una mela sbucciata per porzione;

WPE0071C01.gif mettete in un pentolino e coprite d'acqua;

WPE0071C01.gif aggiungete zucchero a piacere (io ho messo un cucchiaio di zucchero di canna integrale per mela) e un pizzico di cannella;

WPE0071C01.gif fate bollire fino al grado di cottura preferito (sì, ehm... girl17_01.giflo ammetto... non ho guardato l'orologio, va bene?!);

WPE0071C01.gif frullate col frullatore a immersione fino ad ottenere un liquido denso;

WPE0071C01.gif versate il composto nelle coppette, grattuggiateci sopra del cioccolato fondente e decorate con foglioline di menta fresca e ciliegie candite.

Si gusta calda, fredda, tiepida, insomma come vi pare.

Mi sono ispirata ad una ricetta della zuppa di melone che ho visto in televisione, non ricordo in quale trasmissione. Si può fare anche con le pere.

shake.gif A presto!

giovedì 3 dicembre 2009

TROVA LE SOMIGLIANZE, ovvero medicare un bimbo è più difficile che medicare un gatto...

Photobucket Ciaooo! Ho delle buonissime notizie per tutti i fans del cicciopisolo: dopo soli tre gessetti settimanali al Buzzi il piedino torto del pargolo è "corretto", ovvero dritto!
Verificate voi stessi i progressi: trovate le differenze tra le due immagini seguenti.
Qui sotto vedete il puccino tre settimane fa, dopo quasi due mesi di faticose "cure" al Pini.


E qui sotto ecco come si presentava martedì, dopo la rimozione del terzo gessetto settimanale al Buzzi:


Al Buzzi utilizzano il metodo Ponseti, come potete vedere decisamente più efficace e risolutivo del metodo tradizionale, che prevede tra l'altro un'operazione molto invasiva (lascia una cicatrice di dieci centimetri, oltre che il piede rigido e dolorante!); con il metodo Ponseti invece si deve fare al massimo una piccola incisione al tendine, che lascia un segnetto quasi invisibile. Certo, adesso il ciccione dovrà mettere per anni un tutore che sembra uscito da un film di Tim Burton, ma è una precauzione necessaria per scongiurare il pericolo di recidive.

Insomma consiglio vivamente a tutti i genitori di bimbi con piede torto di affidarsi a medici che applicano in modo corretto il metodo Ponseti. Attenzione, in Italia sono purtroppo ancora pochi. A Milano c'è il dottor Monforte dell'ospedale pediatrico Buzzi, a Roma il prof. Ippolito e il dottor Bellini, a Bari il dottor D'Addetta, e... basta?!? Robe da matti. Per saperne di più consultate questo forum.

Al Buzzi ci troviamo benissimo. Mentre al Pini sembra di vedere un gruppo di pastori che tosa una pecora, al Buzzi medico e infermiere sono gentili e delicati col bimbo, che addirittura sorride mentre gli mettono il gesso. L'apparecchio è poi di vetroresina, quindi molto leggero.

A proposito del gesso, è tornata utile l'esperienza fatta con Pucci. E arriviamo al secondo gioco della settimana: trovate le somiglianze nelle immagini seguenti.





Credo che dovrebbero dare il nobel per la medicina all'inventore del calzino. E' infatti utilissimo per difendere le stecche alle zampe dai denti dei felini e per proteggere i gessetti dalle improvvise fuoriuscite dal pannolino. Inoltre, coadiuvato da un sacchetto di plastica, permette di fare la doccia al bambino più esagitato.
Onore al merito anche per Ippo Trippo, il simpatico pupazzo alza-gambina.
Photobucket A presto!