mercoledì 27 agosto 2008

PANNOLINI ECOLOGICI?

Pare che assorbenti esterni e pannolini usa e getta impieghino circa 500 anni a decomporsi, con la conseguenza che le discariche del mondo occidentale si riempiono di prodotti (le donne provino a fare un conto...) di difficile smaltimento.

Qualche dato sui pannolini:

in Italia ogni giorno si utilizzano più di 6.000.000 di pannolini usa e getta, che, pur usati solo per una piccola parte della popolazione, costituiscono più del 4% di tutti i rifiuti domestici; per produrli ogni giorno vengono abbattuti più di 12.000 alberi. Il cloro usato per produrre la cellulosa dei pannolini mono-uso rilascia sostanze tossiche che contaminano l'acqua, l'aria e la terra. La plastica viene ricavata dal gasolio, una risorsa non rinnovabile. Questi pannolini riempiono i depositi di rifiuti e occupano molto spazio. Inoltre, i batteri e i virus presenti nei pannolini sporchi possono rimanere attivi per settimane, contaminando le falde acquifere (fonte).

Le alternative sono:
  • i pannolini lavabili: ce ne sono di tutti i tipi e per tutte le tasche, in genere garantiscono un significativo risparmio rispetto agli usa e getta, e alcuni modelli sono pure molto belli da vedere. C'è il modello a tre pezzi, a due o il "tutto in uno"; ci sono quelli a taglie diverse e quelli a taglia unica coi bottoncini o il velcro per regolare la misura; quelli bianchi e quelli colorati; quelli di cotone, canapa, tessuto sintetico, e così via. Certo c'è la fatica di lavarli, ma con un po' di abitudine non credo siano poi così difficili da usare. Non ho ancora figli ma in futuro intendo acquistarne alcuni (ne bastano meno di 20) del tipo a mutanda con l'inserto rimovibile all'interno, taglia unica con chiusura a velcro Mommys Touch, che mi sembrano i più comodi. Guardate un po' qui quanto sono belli. Tra l'altro acquistandoli all'estero si risparmia col cambio, anche considerando le spese di spedizione (dogana permettendo);
  • pannolini fai-da-te: per chi è capace c'è la possibilità di creare pannolini lavabili con la macchina da cucire; in rete si trovano esperienze e cartamodelli, come ad esempio qui, qui, oppure qui;
  • i pannolini biodegradabili (?): il tipo più venduto (Moltex), prodotto con cellulosa non sbiancata e imballaggio 100% biodegradabile, in realtà è ecologico solo in parte (utilizza solo il 20% in meno di gel assorbente sostituendolo con gel biodegradabile di fecola di mais); il pannolino monouso più “sostenibile” al momento sul mercato è il pannolino Naturaè baby dell'azienda Wip, biodegradabile all’80%;
  • il pannolino "flushable": solo negli USA e in Canada si possono acquistate pannolini con una mutandina impermeabile colorata riutilizzabile e una parte usa e getta che si butta nel water (sì, avete capito bene); li potete vedere qui: http://www.gdiapers.com/. Appena li ho visti ho pensato: ecco, io voglio questi per i miei figli! Comodità e sostenibilità! Poi però la delusione: in Europa proprio non si riescono ad acquistare, nemmeno in rete (le ho provate tutte; l'unica sarebbe ebay ma non si trovano sempre tutte le taglie e costano molto); per di più ho letto da qualche parte (ma non ricordo dove) le critiche degli ambientalisti americani perché la parte usa e getta in realtà non sarebbe del tutto ecologica, ahimé (è da approfondire, nel caso arrivasse in Italia);
  • l'EC: alcuni genitori, a mio parere molto coraggiosi, riescono a fare a meno dei pannolini. Andate a vedere come fanno: http://www.evassist.it/ .

Trovate una trattazione completa dell'argomento nel manuale "Cambiare il pannolino", scaricabile gratuitamente (http://biodetersivi.altervista.org/allegati/manuale_pannolini.pdf).
Nel prossimo post discorso analogo sugli assorbenti.

Coraggio, ecodonne ed ecogenitori!


Articoli correlati per categorie